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TORX MODALITA’ OFF..

Come sempre preferisco aspettare il lunedì per concludere i capitoli gare…..e così anche questa volta, al termine di una intensissima settimana di Tor, possiamo dire che siamo tutti in modalità off….

Rubo le parole alla capa dei Volontor, la mitica Erika Noro, che anche quest’anno ha supportato l’organizzazione, seguendo in tutto e per tutto, la parte relativa ai volontari e alla assistenza…

Erika è un pò l’esempio di quanto diventi basilare e fondamentale per gli organizzatori, avere il sostegno di questi personaggi, che, come lei , hanno come unica missione quella di far sì che tutto funzioni, e lo fanno con la disponibilità e il sorriso sempre presenti, anche nei momenti più duri

Erika modalità off

I volti dell’organizzazione insieme alla inossidabile Alessandra, Paolo e Stefano, sono anche questi : da Erika a tutti i volontari lungo il percorso che arrivano da tutta Italia e oltre, e che con passione si fanno carico delle ore passate senza dormire, ad accogliere, risolvere i problemi, dare conforto, far sentire ogni concorrente una persona e non solo un numero…è forse questo che fa la differenza al Tor, il far sentire tutti i concorrenti parte di qualcosa di grande….

e quando nei diversi rifugi o ristori volanti sul percorso, vengono accolti con le grigliate e la musica, è come rendersi conto di aver ricevuto l’invito a far parte di una grande festa, che passa attraverso tutta la Valle d’Aosta…e ogni punto, ogni valle, si caratterizza rispetto a chi c’è ad accogliere, rendendo ancora più variegato e folcloristico il mondo dei volontari….

Il sorriso di una volontaria alla consegna sacche

E poi ci sono quelli che si vedono meno, i tracciatori che segnalano il percorso con le bandierine, e che fanno un lavoro fondamentale e di grande responsabilità, perchè si sa….quando si è stanchi perdersi è un attimo…..

Claudio, Max e Rino al balisage

I volontari che seguono i tratti di gara nel ruolo delle scope o quelli che passano i loro turni nei bivacchi in cima ai colli….i nostri soci erano presenti come sempre a supportare l’organizzazione in questi ruoli e i loro volti sono a rappresentare i volti di tutti quelli che, come loro, hanno fatto parte della grande squadra dei Volontor

Mario Soriani che ha chiuso come scopa il primo tratto del Tor 330
Max, Mario e Claudio al bivacco Monte de La Saxe
E che emozione con il primo del Tor 450!

E poi ci sono gli invitati ufficiali a questa grande festa….i concorrenti…..quest’anno causa meteo il Tor 30 non è partito, si sa, in questo periodo dell’anno può succedere, d’altronde la sicurezza viene sempre prima di ogni cosa.

Ma noi spettatori in realtà eravamo in gara online già da venerdì 9 con la partenza del Tor 450 ….tra il seguire i big e gli amici, ascoltare le interviste lungo il percorso di Silvano e Maurizio….e magari commuoversi alle parole dei concorrenti per quell’incredibile travaso empatico, per cui, non si sa come, si è un pezzetto di ognuno di quelli che parlano….non si conoscono, non si sono mai visti ma tutto quello che dicono prima o poi lo si è provato nella propria vita di trailrunner, ovviamente se si è fatto già il Tor in passato, la risonanza emozionale è perfetta….

Insomma….lo avrete capito…..questi dieci giorni sono lunghi per tutti ma anche troppo corti….. e così con dispiacere abbiamo visto alcuni nostri soci ritirarsi dopo oltre la metà di gara…un volto per tutti, quello di Davide Zennaro, sempre elegante, pacato e gentile nell’animo che ha fatto veramente una grande grande cosa….

Davide Zennaro nel tor 330

E poi Mario Lupano che ha dovuto abbandonare il tor 330 per problemi fisici…purtroppo…. bravissimo Mario!

…e il nostro super Pres Albi che ha dovuto lasciare i sentieri della gara dopo pochi chilometri ,anche lui per problemi fisici, ma che ha percorso ogni chilometro del Tor 330 con il cuore, attraverso la creazione del progetto Scommetti per un Sorriso, con l’impegno e la costanza di mesi e mesi di lavoro, perchè questo progetto potesse raggiungere il successo meritato… e così è stato!

Albi in gara

E’ vero….non c’ è stato il viaggio pratico ma per quello c’è sempre tempo…..basta mantenere vivo quello spazio di sogno, quel seme di fanciullezza e di imprudenza che ci permetta di continuare a sognare….non è importante quanti anni si hanno, quanto si è stanchi, quanto è difficile recuperare gli infortuni……possiamo continuare a sognare e vivere i nostri sogni ogni giorno, in ogni nostro allenamento, e trovare nella gioia e nella passione del fare tutto ciò, la nostra più forte motivazione…..

Perchè cari soci….diciamocelo, a tutti i livelli, dagli organizzatori, ai volontari, ai professionisti che collaborano con gli organizzatori, fino ai concorrenti, tutti quanti siamo uniti da un insolito destino…..continuiamo a sognare….ma con così tanta passione che il sogno diventa realtà…..!

Le frontali di notte al Tor330

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